and in the evening at Polanesi
high above the traffic
massed bumper to bumper
on the old Via Aurelia
which goes all the way
back in time to Rome
a lonesome blackbird sings
his melancholy lovesong
to the olive trees
the little church
the stone commemorating
the dead of the Russian campaign
and the heedless silver sea
but we listen on the car radio
to news of the siege of Kyiv
a million refugees on the road
and try to imagine the roar
of artillery fire
in what was once a home
thinking fascism makes
a new face in every generation
Un merlo a Polanesi
e la sera a Polanesi
in alto sopra il traffico
ammassato paraurti contro paraurti
sull’antica Via Aurelia
che va fino in fondo
indietro nel tempo a Roma
canta un merlo solitario
il suo malinconico canto d’amore
agli ulivi e la chiesetta
la pietra commemorativa
i morti della campagna di Russia
e il distratto mare d’argento
ma ascoltiamo alla radio
le notizie sull’assedio di Kiev
un milione di profughi per strada
e proviamo ad immaginare il ruggito
del fuoco dell’artiglieria
in quella che una volta era una casa
pensando che fa il fascismo
una faccia nuova ad ogni generazione